S&P500: analisi grafica Rep. 55/2017
S&P500: analisi grafica
La settimana entrante sarà l’ottava che vedrà gli effetti sul mercato americano del tanto atteso e temuto uragano Irma. Sarà soprattutto lo stato della Florida a dover fare i conti con il devastante impatto dell’uragano: sotto gli occhi di tutti le immagini dell’esodo biblico della popolazione alla quale è stato chiesto di abbandonare le proprie abitazioni e di mettersi in salvo allontanandosi il più possibile dall’occhio del ciclone.
Sui mercati l’impatto sarà particolarmente rilevante sui prezzi del petrolio e soprattutto sui conti e sui bilanci delle compagnie assicurative, alcune delle quali (le più esposte) rischiano il default a causa degli ingenti risarcimenti che saranno costrette a pagare.
Il passaggio dell’uragano sta avendo un forte impatto, come detto, sulla commodity del petrolio a causa della chiusura di numerose raffinerie (alcune solo a scopo precauzionale altre a causa dei danni che già si stanno registrando): solo nella giornata di lunedì 28 agosto il brand ha perso in una sola seduta più del 4% del suo valore. Nelle sale operative si rileva come la situazione coreana, l’uragano e le tensioni su tassi d’interesse e inflazione, stiano determinando tensione tra gli investitori.
Ricordiamo ancora una volta che dal minimo fatto registrare nel marzo del 2009 (fallimento Lehman) il mercato ha registrato una crescita continua per otto anni e mezzo con un rendimento medio annuo del 18%!!
Le opinioni a questo punto si dividono:
- Una parte degli analisti ritiene che i massimi per il 2017 li abbiamo già raggiunti in area 2500.
- Un’altra parte (minore) ritiene che ci sia ancora della strada da fare con il completamento di una nuova onda rialzista –la quinta onda del ciclo di Elliott- con target molto ambiziosi in area 3.000 basis point.
Graficamente il mercato galleggia da qualche settimana in prossimità dei suoi massimi, disegnando una congestione rettangolare, oltretutto nella parte alta del canale, nel quale sono inseriti i corsi, canale che fornisce da mesi ottimi segnali d’ingresso e di uscita sui suoi supporti e resistenze dinamiche.
Venerdì 15 settembre andranno a scadenza i futures di settembre e questo potrà provocare dei movimenti erratici e alle volte incomprensibili.
Noi ci sentiamo di consigliare ancora più prudenza del solito, attendendo un segnale chiarificatore che potremmo indicare nella rottura dei precedenti massimi (area 2.500) per aprire posizioni long sul derivato scadenza dicembre ovvero la rottura, con chiusura migliore se settimanale, di area 2420/2405 per cavalcare una correzione più importante.
Postiamo in basso un grafico del derivato dal febbraio del 2016, mese dal quale è partita l’ultima gamba di rialzo di fatto ancora in essere.
Le quotazioni galleggiano pericolosamente in prossimità dei massimi assoluti – area 2500- senza riuscire evidentemente ad averne ragione. Anche in questo caso il canale ha offerto sempre delle ottime occasioni d’ingresso a mercato per operazioni veloci di trading. Attendiamo ora gli sviluppi e gli esiti delle situazioni esogene al mercato che evidentemente saranno fondamentali per l’andamento delle prossime sedute.
Prudenza, attenzione e, come sempre, buon trading !!
DISCLAIMER
Questa analisi non costituisce in alcun modo un servizio di consulenza finanziaria, né offerta al pubblico: le informazioni pubblicate sono di natura standardizzata e generale e non costituiscono pertanto una precisa raccomandazione ad investire, ad acquistare o vendere alcuno degli strumenti finanziari analizzati.
Eventuali decisioni di investimento che ne dovessero conseguire sono assunte, da parte dell’utente, in piena autonomia ed a proprio esclusivo rischio.
EUROSTOXX: analisi grafica Rep. 57/2017
EUROSTOXX: analisi grafica
Settimana di scadenze tecniche per il derivato sull’indice eurostoxx: la giornata di venerdì vedrà, infatti, la scadenza del futures di settembre e le nostre riflessioni le faremo ovviamente da settimana prossima su quella scadenza. In questo momento i corsi sono, dal massimo fatto registrare nel mese di maggio in area 3.650, inseriti in un canale discendente che lo ha guidato per tutto il periodo estivo in modo molto preciso. Le quotazioni hanno reagito in modo sempre puntuale sui supporti e sulle resistenze dinamiche che il canale nel corso delle settimane disegnava.
Siamo adesso, come detto, nella parte alta del canale con la necessità di prendere finalmente una strada.
Notiamo dal grafico in basso come il momento sia cruciale: il derivato tenterà di rompere il canale e riprendere il movimento rialzista interrotto nel mese di maggio.
Dunque long alla rottura del canale e quindi con la violazione di area 3.470 con primo obiettivo area 3.520 e in rottura la successiva area di resistenza, la fascia compresa tra 3.580 e i 3.600 basis point.
Short, viceversa, alla violazione di area 3.380/3.360 con primo target area 3.320/3.300.
Come sempre buon trading.
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FTSE MIB: analisi grafica Rep. 56/2017
FTSE MIB: analisi grafica
Conformazione grafica differente dai “colleghi” europei per il derivato sul nostro indice guida: il Ftse Mib. Se, infatti, debolezza e correzione hanno caratterizzato il Dax e lo stoxx già dal mai mesi di maggio/giugno, il nostro derivato ha proseguito nel suo trend di crescita almeno sino ai primi di agosto. L’otto agosto registriamo l’ultimo massimo in area 22.000 poi, una certa debolezza con piccole correzioni che non sono andate oltre, al momento i 21.350 punti.
Siamo, è vero, nella parte bassa di un canale ma a differenza dello Stoxx e del Dax che abbiamo visto essere nella parte alta del loro canale, questo è ancora tutto sommato un canale di un trend di crescita. Le ultime sedute hanno avuto un andamento piuttosto erratico compresse tra 21.500 e 21.800, solo 300 punti rendendo difficili operazioni di trading over night.
Anche il nostro derivato va a scadenza venerdì 15, suggeriamo per questo di utilizzare la successiva scadenza di dicembre per operazioni che si intendano over night.
Dal doppio minimo fatto registrare nel mese di febbraio in area 18.500 il derivato ha intrapreso un percorso di crescita che lo ha portato fino area 22.000. Negli ultimi giorni si nota una perdita di forza relativa che al momento non si è tradotta in una vera e propria correzione. Tutta la scorsa settimana il supporto di area 21.500 ha tenuto con relativa facilità.
In alto il particolare delle ultime sedute con il doppio massimo in area 22.000 e una conformazione a triangolo dalla quale siamo prossimi a venire fuori o rompendo i massimi di area 22.000 o rompendo il canale che ha supportato la crescita in questi ultimi 6 mesi.
Consigliamo ancor di più prudenza e di non anticipare il mercato; la rottura con volumi di area 22.000/22.100 ci consente di aprire posizioni long con primo target area 22.500.
Si possono aprire posizioni short in rottura del canale prima citato e cioè con il cedimento di area 21500/21.350 con primo target area 21.000 punti.
Ovviamente da settimana prossima con l’analisi della scadenza dicembre avremo dei nuovi valori di riferimento ma la situazione da un punto di vista grafico sarà di continuità con l’analisi appena fatta.
Anche questa volta prudenza e buon trading!!
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Questa analisi non costituisce in alcun modo un servizio di consulenza finanziaria, né offerta al pubblico: le informazioni pubblicate sono di natura standardizzata e generale e non costituiscono pertanto una precisa raccomandazione ad investire, ad acquistare o vendere alcuno degli strumenti finanziari analizzati.
Eventuali decisioni di investimento che ne dovessero conseguire sono assunte, da parte dell’utente, in piena autonomia ed a proprio esclusivo rischio.
DAX futures: analisi grafica Rep. 58/2017
DAX FUTURES
Settimana di scadenze tecniche anche per il derivato sull’indice tedesco: venerdì, infatti, andrà a scadenza il futures di settembre e le nostre analisi le faremo, ovviamente, sulla scadenza di dicembre.
Piccolo riassunto di quanto successo negli ultimi tre anni: Il derivato dopo aver fatto registrare un massimo importante nel mese di aprile del 2015, arrivando a toccare area 12.300, ha sopportato una tanto veloce quanto violenta correzione che ha in pochi mesi, portato l’indice al forte supporto di area 9.000, dove ripresero copiosi gli acquisti. La correzione si esaurì nel mese di febbraio e l’esito del referendum post Brexit non portò a nuovi minimi, come avvenne per esempio sul nostro mercato. Quindi la ripresa di un up trend che, in sintonia con quanto avveniva sul mercato americano, portava il derivato a fare in successione nuovi massimi assoluti in area 13.000. Il seguito è il presente: anche il dax entra a inizio estate in un canale discendente con massimi e minimi decrescenti che ingabbia le quotazioni offrendo anche in questo caso ottime possibilità di operazioni tanto veloci quanto redditizie.
Siamo ora in area 12.300 (massimi di aprile 2015) e oltretutto sulla parte alta del canale in attesa di prendere una decisione sul da farsi.
La settimana entrante ci dirà se i corsi prenderanno nuovamente la via della base del canale ovvero se la fuoriuscita avvenuta oltretutto in chiusura settimanale, ci fornirà segnale di esaurimento della correzione e ripresa del movimento ascendente verso i precedenti massimi di area 13.000.
In basso il grafico degli ultimi 6 mesi dai quali si può notare la fuoriuscita dal canale e quindi il momento decisivo per le quotazioni: falsa rottura e rientro nel canale o decisa rottura e la ripresa del cammino verso i nuovi massimi di area 13.000?
Notiamo come dal mese di giugno, mese d’inizio della correzione, la parte alta e la parte bassa del canale con i suoi supporti e le sue resistenze dinamiche ha offerto sempre delle buone occasioni d’ ingresso a mercato e con rischio oltretutto limitato. Decisivo in tal senso sarà, come sempre, anche il sentiment generale e la tenuta delle quotazioni in America alle prese soprattutto con le conseguenze dell’uragano Irma.
Come sempre buon trading.
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Eurostoxx Banks: correzione in atto! Rep. 59/2017
EUROSTOXX BANKS
Forniamo aggiornamento sull’indice Eurostoxx banks: l’indice che rappresenta l’andamento dei titoli bancari a maggiore capitalizzazione in Europa.
Dalla crisi globale iniziata ormai da circa un decennio, è stato l’indice maggiorente colpito dalle vendite nel medio/lungo periodo. Dal doppio minimo fatto registrare lo scorso anno, nel mese di giugno e poi ancora il mese successivo, i corsi hanno trovato la forza di reagire in modo importante. Superata l’incertezza per l’esito referendario sulla uscita dell’Inghilterra dalla UE, le quotazioni sono cresciute con vigore rimanendo sempre saldamente all’interno di un canale che ne ha accompagnato la crescita. Nel grafico in basso lo spettacolare rialzo che ci ha accompagnato almeno fino al mese di agosto.
Poi alla fine del mese scorso, qualcosa è cambiato. Le quotazioni hanno abbandonato in modo abbastanza deciso il canale che le ha molto ben contenute andando a testare i primi importanti supporti di area 127. Rimane ancora da richiudere il gap lasciato aperto nella giornata del 24 aprile e stante la debolezza che riscontriamo ancora e la stagionalità negativa nella quale stiamo entrando, sembra quello il vero obiettivo della correzione in atto.
Dunque rimaniamo tutto sommato negativi sulle prospettive di medio termine e individuiamo in area 122-123 il target di questo movimento ribassista.
Ricordiamo che l’indice si è apprezzato in poco più di 12 mesi di quasi il 100% passando da 78 punti a 140 punti con il massimo fatto registrare il 5 maggio di quest’anno. Da quel massimo veloce movimento in area 127 quindi nuovamente i massimi di area 140 e di nuovo i minimi di area 127: un movimento a zig zag di difficile interpretazione. Tutto sommato quindi risulta quasi salutare questo movimento correttivo se rimane all’interno dei supporti individuati.
Da un punto di vista operativo è immaginabile un pull back sul canale, quindi area 136 e poi di nuovo giù per la chiusura del gap.
Si noti il rimbalzo di settimana scora sui precedenti minimi di area 127 e consumata la rottura del canale l’ipotizzabile pull back sullo stesso in area 136 dove apriremmo posizioni short.
Al momento rimaniamo volentieri alla finestra, attendiamo la scadenza di settembre e verifichiamo se la nostra analisi trova fondamento poi nella realtà dei fatti: è sempre il mercato ad avere l’ultima parola e a decidere dove realmente andare.
Noi ci limiteremo a seguirne l’indirizzo e ad accontentarci elle “briciole”.
Come sempre buon trading.
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Analisi Dow Jones Rep. 45/2017
DOW JONES:ANALISI GRAFICA
Oggi vogliamo proporvi una analisi del Dow Jones.
Deve il suo nome a Charles Dow, fondatore, fra l’altro, del Wall Street Journal e considerato il padre dell’analisi tecnica in campo di economia e finanza. Nel paniere del Dow Jones sono presenti i prezzi dei principali 30 titoli quotati a Wall Street, senza tenere conto della loro capitalizzazione, quindi del peso delle varie società coinvolte. Proprio la scelta limitata a soli 30 titoli ha fatto sì che nel tempo, l’indice abbia perso molta della sua importanza e non è ormai più in grado di restituire quello che è l’intero andamento del listino americano che nel frattempo si è notevolmente ampliato.
Vogliamo però evidenziare la sua continua e regolare crescita che ha accompagnato tutto il rialzo degli ultimi 8 anni e soprattutto evidenziare come successivamente alla elezione del presidente Donald Trump, la crescita sia continuata con regolarità ma con una esplosione di volumi da rendere ancora più solida la tendenza. Sul grafico postato in basso, abbiamo posizionato una linea orizzontale che divide le quotazioni in prima dell’elezione e dopo l’elezione del nuovo presidente.
Come si può facilmente vedere, i volumi sono schizzati al rialzo e non sono ancora rientrati nella norma degli ultimi anni.
La solidità e la forza del trend rialzista confermata anche dalla posizione delle quotazioni sul grafico.
Notiamo, infatti, come la crescita sia stata regolarmente contenuta, in questi ultimi anni, dal canale che abbiamo disegnato con le linee tratteggiate in verde: notiamo che successivamente alle elezioni presidenziali il trend, rafforzato e confermato dai volumi, abbia condotto le quotazioni fuori dal canale rialzista.
La parte alta del canale funge adesso addirittura da supporto dinamico e tutte le occasioni nelle quali le quotazioni hanno toccato la trend line sono state delle buone occasioni per ingresso a miglior prezzo.
Quando si dice che il trend è tuo amico e che non ti devi mai mettere contro di lui significa proprio questo: inutile anticipare movimenti correttivi che al momento non sono immaginabili.
L’indice è al momento alle prese con la resistenza in area 21.000, resistenza individuabile facilmente sul grafico ma che tuttavia, come accade ormai da tempo, è resistenza che si colloca su livelli mai raggiunti dalle quotazioni.
Siamo su terreni inesplorati e fissiamo questi due livelli da monitorare con attenzione:
- 20500 supporto sul quale immaginare di aprire posizioni long e che costituisce anche supporto dinamico sulla trend line rialzista del canale
- 21000 come resistenza che sta contenendo le quotazioni in attesa di nuovi strappi rialzisti.
Le quotazioni sono cresciute dal 2009 con regolarità e continuità se si eccettuano pochi momenti di correzione. La linea orizzontale, come detto, divide il grafico in due momenti: prima delle elezioni e dopo. La linea sui volumi è una semplice media mobile che ancor di più evidenzia la forza del trend e l’esplosione dei volumi non ancora minimamente rientrata.
Attendiamo che le quotazioni vadano ad interessare uno dei due livelli indicati per immaginare una qualche operatività su sottostanti o sul derivato sull’indice.
Come sempre buon trading….
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Questa analisi non costituisce in alcun modo un servizio di consulenza finanziaria, né offerta al pubblico: le informazioni pubblicate sono di natura standardizzata e generale e non costituiscono pertanto una precisa raccomandazione ad investire, ad acquistare o vendere alcuno degli strumenti finanziari analizzati.
Eventuali decisioni di investimento che ne dovessero conseguire sono assunte, da parte dell’utente, in piena autonomia ed a proprio esclusivo rischio.
FTSE, DAX, EUROSTOXX: Poche le novità Rep. 43/2017
Forniamo, come da abitudine, i livelli d’ingresso, con relativi supporti e resistenze, sui tre principali futures scambiati per la settimana entrante.
Ricordiamo che ,avere dei punti d’ingresso e di uscita dalla posizione per la sua corretta gestione, unitamente al corretto dimensionamento dell’investimento, consente di poter usufruire anche di questi strumenti finanziari con un rischio “controllato” e “prevedibile” : controllato perché stabiliamo dei punti di uscita dalla posizione in stop loss e prevedibile proprio perché è possibile, anzi indispensabile, calcolare l’esatto ammontare della perdita che possiamo sopportare finanziariamente ma anche psicologicamente.
E’ doveroso quindi conoscerne le caratteristiche principali prima di avvalersene tuttavia, preferibilmente in spread, risultano essere strumenti finanziari particolarmente indicati per l’attività di trading soprattutto per la loro liquidità, per la facilità cioè con la quale si possono negoziare sui mercati in qualsiasi momento della giornata. E ai prezzi correnti.
FUTURES FTSE MIB
Dopo la violenta e rapidissima correzione avuta nella giornata del 16 aprile, il derivato sul nostro indice scadenza giugno, ha messo a segno il giorno successivo un poderoso rimbalzo che riporta i corsi in prossimità della prima resistenza posta in area 21.200. Graficamente siamo in presenza di quello che gli analisti tecnici chiamano “spike a V” proprio per sottolineare la violenza e la rapidità con la quale vengono messi a segno i due movimenti.
Il mercato sembra non avere brutte intenzioni: come sempre le giornate di debolezza devono, in questa fase di mercato, essere utilizzate per assumere posizione lunghe, acquistando il nostro derivato tutte le volte che vengono intercettati dei supporti. La giornata di mercato del 17 maggio e la prima metà della giornata successiva, vanno lette in quest’ottica: il mercato ha stornato 1000 punti in poco più di una giornata, passando da 21.500 a 20.500 con una velocità che ha tolto a molti trader la sicurezza di prendere posizione. Del resto già la seconda parte della seduta del 18 maggio aveva visto le quotazioni toccare il supporto in area 20.500 e reagire prontamente, andando a chiudere lontano dai minimi di seduta.
Abbiamo imparato a riconoscere le abitudini del nostro derivato e a capire che le chiusure sui minimi di giornata danno delle indicazioni in genere piuttosto precise sull’andamento della giornata successiva. Ebbene la giornata di giovedì ha visto i corsi reagire per tutta la seconda parte della seduta portandosi in chiusura di contrattazioni in area 21.000, dunque molto lontani dal minimo intraday della mattina. La giornata di venerdì ne è stata la conferma.
Adesso siamo alle prese con la prima resistenza in area 21.300, e la sua eventuale rottura dipenderà soprattutto dal sentiment che si respirerà oltreoceano. Postiamo, come di consuetudine, i grafici del derivato scadenza giugno e il grafico dello storico per meglio comprendere quanto appena scritto.
OPERATIVAMENTE
Long alla violazione della resistenza in area 21.300 in direzione dei 21.500 e 22.000 in rottura.
Short alla violazione del supporto in area 21.000 con primo obiettivo area 19.800 e in rottura area 19.200, dove saremmo in presenza di ricopertura del gap lasciato aperto il 24 aprile e dove, allo stato, riprenderebbero gli acquisti.
- S 1 000 R 1 21.500
- S 2 20.500 R 2 000
- S 3 19.800 R 3 500
FUTURES EUROSTOXX 50
Situazione simile a quella degli altri derivati scadenza giugno, anche l’indice Eurostoxx sembra voler archiviare la seduta correttiva avuta questa settimana come semplice seduta di storno. I corsi non sono riusciti a correggere fino alla ricopertura dell’area di gap lasciata aperta il 24 aprile e hanno prontamente ripreso la via del rialzo. Mentre scriviamo le quotazioni oscillano intorno al valore di 3.560 avvicinandosi alla prima resistenza che collochiamo in area 3.575.
La tenuta dei 3.500 non lascia spazio ad interpretazioni diverse da quelle fatte nei precedenti aggiornamenti: il trend è sempre saldamente impostato al rialzo e una correzione più significativa sembra essere più un augurio che i mercati si stanno facendo che una analisi che porti a queste conclusioni. Al momento la giornata di ieri ha rappresentato la solita occasione per ingressi sulla debolezza, operatività che sta pagando con continuità da almeno un anno!
Postiamo in basso il grafico del derivato scadenza giugno e il grafico dello storico: noteremo con immediatezza come gli indici si stiano tutti muovendo con delle conformazioni grafiche del tutto simili; l’area di gap lasciata aperta all’indomani del primo turno delle elezioni francesi, ha restituito anche allo stoxx un momento di rinnovata euforia che ha determinato uno strappo rialzista con il quale il mercato si sta ancora misurando.
Non affretteremo neanche in questo caso operazioni fino a che i corsi non siano fuoriusciti da una parte o dall’altra, almeno per i primi due livelli di supporto (area 3.500) o di resistenza (area 3.5759). Visibili le aree di supporto e resistenza, ricavate questa volta, soprattutto considerando l’area di gap con la quale l’indice si sta confrontando. Sempre solido il trend rialzista che sta conducendo l’indice verso i suoi massimi storici in area 3.750.
OPERATIVAMENTE
Indichiamo i valori di resistenza e di supporto per l’operatività dei prossimi giorni:
- S1 3.500
- S2 3.450
- S3 3.375
- R1 3.575
- R2 3.625
- R3 3.750
L’interessamento di uno di questi livelli deve essere preso come un “allert” al quale decidiamo di dare seguito con ordini a mercato anche in considerazione della situazione nel suo complesso.
FUTURES DAX
Millimetrico interessamento del supporto posto in area 12.500. Area 12.650, viceversa, diventa area di prima resistenza al momento. In rottura nuovi massimi oltre area 12.800.
La violazione del supporto in area 12.500 porterebbe il derivato prima in area 12.300, base del gap lasciato aperto lunedì 24 aprile e in rottura area 12.100, la base del gap, dove dovrebbero riprendere gli acquisti.
La settimana scorsa abbiamo assistito ad una escursione fuori dal canale rialzista, escursione al momento rientrata con lo storno cui abbiamo assistito nella giornata di ieri.
Assistiamo proprio mentre scriviamo ad un nuovo interessamento della parte alta del citato canale, attualmente passante per 12.650, che diventa quindi al momento resistenza statica, dinamica e grafica.
OPERATIVAMENTE
Indichiamo i valori di resistenza e di supporto per l’operatività dei prossimi giorni:
- S1 12.500
- S2 12.300
- S3 12.100
- R1 12.650
- R2 12.800
- R3 13.000
Postiamo in basso il grafico del derivato scadenza giugno e il grafico dello storico dai quali si possono notare: l’interessamento della parte alta del canale e i livelli di supporto derivanti dal gap lasciato aperto nella giornata successiva all’esito del primo turno delle elezioni francesi, evento dal quale i mercati hanno trovato la “scusa” per mettere a segno l’ultimo strappo rialzista.
La base del gap in area 12.300, se dovesse perdurare il momento di debolezza dei mercati, sembra essere il primo naturale approdo così come la ricopertura del gap lasciato aperto, condurrebbe le quotazioni in area 12.100 oltretutto con un movimento molto veloce.
Esistono alcuni luoghi comuni nel mondo del trading che, come tutti i luoghi comuni, ha un fondamento di verità: i gap che il mercato lascia aperti vengono primao poi sempre richiusi…. Come sempre la questione cruciale diventa i timing…
Dallo storico, invece, notiamo lo stato di salute del trend: i gornate come quella di ieri, oltretutto diventate molto rare, si rischia di perdere di vista la situazione nella sua oggettività: non abbiamo allo stato indicazioni che ci lascino intravedere movimenti correttivi di una certa importanza.Sempre lontana la media mobile di lungo periodo, la media a 30 periodi passa invece attualmente sul valore di 12.500, supporto che ritorna anche qui….
Al momento sembra essere proprio un pull back successivo alla rottura degli ultimi massimi, correzione che starebbe (d’obbligo il condizionale) offrendo ai ritardatari l’occasione per un ingresso long sul mercato a prezzi più interessanti.
Il mercato sarà come sempre pronto a smentirci e noi, come sempre, saremo pronti a prenderne atto e ad aggiustare le strategie di trading che, al momento, ci vedono con una solida impostazione di medio-lungo periodo impostata ancora saldamente al rialzo.
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S&P500 Tanto tuonò che piovve… Rep. 42/2017
S&P500
La giornata odierna ci riconsegna un mercato che ritrova un po’ di sana volatilità, un lontano ricordo. Gli indici hanno a lungo stazionato in prossimità dei loro massimi, aggiornando di giorno in giorno, seppur marginalmente i loro livelli record.
Il NASDAQ, il listino che racchiude i titoli tecnologici, nella giornata di martedì 16 maggio ha nuovamente aggiornato i suoi massimi, chiudendo sul nuovo livello record di 5.725. La giornata di oggi, sulla scia delle ultime scellerate dichiarazioni del presidente Trump e sui rinnovati timori per tensioni di natura soprattutto politica, hanno dato il là ad una correzione che, mentre ci avviciniamo alla chiusura dei mercati in Europa, si attesta per tutti nell’ordine del punto percentuale. Come sempre Piazza Affari, in giornate come questa, risulta maglia nera, con una perdita che supera i 2 punti percentuali.
L’impostazione grafica di tutti i mercati rimane sicuramente una impostazione più che positiva.Le correzioni in atto, oltretutto salutari, non dovrebbero estendersi molto oltre i livelli attuali. Fino ad oggi, infatti, tutte le giornate di storno sono state solo delle ottime occasioni per ingressi a prezzi migliori. E allora per l’S&P500 l’area da monitorare è quella compresa tra 2.380-2.375. Sotto questi livelli, infatti, la correzione può spingersi fino area 2.350, dove allo stato, dovrebbero riprendere gli acquisti.
Non abbiamo al momento segnali che ci inducano a temere per una correzione dei mercati molto più profonda tuttavia, sulla considerazione che i mercati crescono senza sosta in America ormai dal marzo del 2009, bisogna seguire con molta attenzione questa fase che potrebbe innescare storni più significativi.
Individuiamo, allora, un’area di gap lasciata aperta nella giornata di lunedì 24 aprile, all’indomani del risultato del primo turno delle elezioni francesi che al momento sembra essere il naturale approdo per questa fase correttiva. Raggiunto tale livello, le quotazioni dovrebbero prontamente reagire e riportarsi in area 2.375-2.380.
Questo è al momento lo scenario che riteniamo più verosimile.
In alto il grafico del derivato, scadenza giugno
Ben visibile l’area di gap lasciata aperta il 24 aprile e che il mercato sembra adesso voler ricoprire. Dunque area 2.350 diventa area di supporto statico e anche di ricopertura del gap lasciato aperto.
Si può immaginare di aprire posizioni nuovamente long solo dopo che il mercato ha completato questa figura.
Come sempre buon trading….
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Questa analisi non costituisce in alcun modo un servizio di consulenza finanziaria, né offerta al pubblico: le informazioni pubblicate sono di natura standardizzata e generale e non costituiscono pertanto una precisa raccomandazione ad investire, ad acquistare o vendere alcuno degli strumenti finanziari analizzati.
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SPREAD TRADING con i FUTURES
Fare spread trading significa sfruttare le relazioni tra due attività sottostanti correlate tra di loro,
acquistando quella che al momento sembra avere una tendenza più forte e vendendo contemporaneamente quella con tendenza più debole,
con la finalità di lucrare sulla differenza di performance.
Mi permetto di fare un’affermazione forte: pochi trader utilizzano lo «spread trading» anche se a nostro modo di vedere e’ forse il modo meno rischioso di fare trading….
riteniamo che non debba essere l’unico…ma ogni trader che vuole essere profittevole dovrebbe operare anche con tale modalita’.
«neo spread» è un modello che integra l’analisi ciclica (con indicatori elaborati dall’ufficio studi) sui trend con sottostante lo spread stesso, conseguendo notevoli risultati.
- Pubblicato in Evolution, Free, Pro, Smart, Spread Trading
Lo Spread BTP/BUND maggio 2017 Rep. 40/2017
BTP/BUND
Consueto appuntamento mensile con l’aggiornamento sul rapporto tra i titoli di Stato, BTP e BUND, lo “spread”. Nell’ultimo mese le dinamiche che hanno portato a nuove tensioni nel rapporto tra i due sottostanti, pongono nuovamente il nostro paese in una posizione di stress rispetto agli altri paesi dell’area euro.
Il primo turno delle elezioni francesi ha restituito al mercato dei sottostanti titoli di stato un momento di euforia che riteniamo anche essere stata esagerata: il valore il 24 marzo è sceso repentinamente in apertura di contrattazioni in area 175-180.
Nei giorni successivi abbiamo assistito ad un lento ma inesorabile crescere del rapporto che, mentre scriviamo, continua a stazionare in area 200, dove è quindi tornato. Come detto non ci sentiamo di consigliare nulla in questo momento, preferendo aspettare l’esito del secondo turno. (altro…)